T.G.House/Lavanderia/Terza parte: fare ordine/Plus: zona craft

Post settimanale, come state? Sembra sia arrivato il caldo (pomeriggi di pioggia a parte) e la mia lavanderia é invasa dai vestiti invernali o poco meno pesanti da lavare, stirare/piegare e archiviare fino all'autunno, così come il guardaroba di mia figlia che assieme alla stagione cambia anche la taglia. Insomma un gran daffare, oltretutto sto anche preparando le valigie perchè per un paio di settimane io e la bimba andiamo alla Casa Madre a trovare i nonni ferraresi che sentono la mancanza della nipote (io sono solo di contorno).





Con il post di oggi mi metto quasi in pari con facebook, riassumendo l'ultima parte dei lavori in lavanderia, nella zona in realtà dedicata alle scorte di detersivi e soprattutto le zone "craft": lana, filati, pennelli, barattoli e secchi di vernici e pitture, ecc. La situazione era questa: la parte dedicata alla lavanderia era a posto, quella dedicata allo storage (a forza di fare ricerche in inglese non mi vengono altri termini), alle scorte, era un disastro. Un po' non era organizzato bene, un po' con il proseguire della gravidanza é diventato tutto un "metti lì e poi ci penserò, ora sono troppo stanca" che con il tempo è solo peggiorato.


Quindi eravamo rimasti a questa bella parete decorata, libera e ariosa.



Nella vita reale le cose non restano in ordine e se qualcuno ha una parete vuota, questa non resterà tale a lungo. Specie se fa la raccolta differenziata. Nella foto potete vedere i contenitori Filur dell'Ikea che contengono rispettivamente, da sinistra verso destra, cartone, plastica, indifferenza, vetro & alluminio, più due contenitori del latte in polvere per medicinali scaduti e lampadine. E una tanica dell'acqua distillata che contiene olio usato. Sopra, una parete sprecata.



E non avendo una cantina, una soffitta o un garage tengo nella lavanderia le scorte di detersivi (e quello tutti) i barattoli e i secchi di vernice, gli strumenti vari per i lavori in casa, e soprattutto lana. Tanta, tanta lana. Tantissima. Troppa. E stava tutta straripava da queste due scaffalature qua sotto, comprate nell'ormai lontana estate del 2014 mentre tinteggiavo tutta casa.
Sono, queste, due scaffalature in kit, ovvero vengono vendute in pacchi contenenti cinque ripiani e i quattro montanti divisi a metà; il ripiano centrale serve a tenere unite le due metà di ogni montante e la sua posizione diviene quindi obbligata.

Se l'immagine vi sembra strana è perché ho unito due foto!

Che abbiamo fatto noi? Volevamo arrivare fino al soffitto e riporvi i secchi vuoti e l'attrezzatura per verniciare e togliere lo scaffale e tutte le scorte dalla vista appena si entra dalla porta, così abbiamo spostato uno scaffale su questo lato della stanza e aggiunto mezzo dell'altro scaffale. Il tutto é stato avvitato alla parete a metà altezza e in cima per maggior stabilità. 
Quello che vorrei fare è migliorarne l'estetica magari ricoprendo gli scatoloni con della carta tutta uguale, o una tenda che copra tutto. Non so, ma per ora è in ordine, e questo alla prova dei fatti é la cosa importante. 


Una volta pulito, buttato, scremato, spostato e riutilizzato quello che avevamo, la situazione dall'altra parte della stanza era questa: mezzo scaffale, il tavolo spodestato dalla zona pranzo, il secchio dell'indifferenza, tanto materiale ancora senza una collocazione precisa.


Abbiamo passato una settimana a misurare, valutare, progettare. Dovevamo fare acquisti ponderati, a cui potessimo aggiungere pezzi poco alla volta e solo in caso di necessità. Cosa ci serviva? Uno spazio in cui lavorare e lasciare in sospeso i lavori senza ingombrare, prendere e riporre facilmente gli strumenti, stipare i materiali in ordine, il tutto integrando quello che già c'era.
Per chiarirci le idee ho fatto questo progettino ridicolissimo con il tablet e la punta del mio ditino, quindi siate clementi; l'intenzione era mantenere due zone di lavoro ognuna con i propri scaffali e la propria parete attrezzata (pegboard), e mettere qui il manichino che ora ho in camera.


Ed è andata a finire così. I due scaffali separati sono diventati uno solo, messo nell'angolo si spartiscono i materiali. Alla fine un altro scaffale in kit è stato l'unico compromesso possibile tra la disponibilità economica e l'integrazione con l'esistente e la cosa non mi dispiace. Anche qui c'è bisogno di un miglioramento estetico ma intanto è più ordinato. 


Invece per le pareti attrezzate o pegboard é andata come da progetto! Abbiamo preso il materiale e le abbiamo realizzate, una per ogni zona di lavoro. Qui sotto pegboard degli attrezzi vari (i rotoli di nastro adesivo di mille tipi e misure che non rotolano più ovunque!):


E qui invece quella delle rocche. Successivamente a questa foto si sono aggiunte altre rocche e altri gomitoli e si è riempita di altri colori.


Sono molto soddisfatta, non è ancora finito al 100% ma mi riservo il tempo di usare lo spazio così com'è per capire se funziona, se devo spostare, aggiungere o togliere cose. Meglio ora in ogni caso, con il caos che c'era prima era impossibile mandare avanti i progetti rimasti in sospeso causa gravidanza/parto/post-parto.
Se riesco nel prossimo post vi parlo di come ho realizzato le pegboard, non l'ho fatto ora perché già così sono stata prolissa. O perché sono paracula e voglio tenermi buono il materiale per un altro post e non giocarmelo tutto ora. Fate voi. 


Ah, se vi interessa vi lascio qui sotto la mia bacheca con le ispirazioni per la zona craft, dove troverete alcune idee che ho qui realizzato. Comunque sono una drogata di Pinterest.
Spero di non avervi annoiato, vi auguro un buon ponte del 2 giugno e alla prossima settimana! 


Commenti

Post popolari in questo blog

T.G.House/Tenda a pannello per nascondere una nicchia

Schema sciarpa/Due sfumature di grigio