Berretti sperimentali/Pupazzi di neve "homemade"/Nel bel mezzo di un gelido inverno

A voler vedere un lato positivo in questo freddo glaciale mi basta pensare di aver fatto due berretti in due giorni (di cui il secondo ve lo mostrerò in un altro post), aver finito il maglione del moroso (che vi mostrerò in un altro post), aver "refescionato" una borsettina distrutta dall'usura del tempo (ma che ve lo dico a fare? Ve la mostrerò in un altro post). A volerlo davvero vedere, questo lato positivo.
Tant'è.




Ho completato il set manicotti/collo che ho fatto in autunno, non avevo più il Clamore, il filato bicolore, così ho usato due gomitoli di ZarOne della Filatura di Crosa colore 1018 (50% lana vergine, 50% acrilico) e ho lavorato in tondo con il gioco di ferri da 5 ma solo perchè non avevo quelli da 6 e per fortuna che ho la mano "larga"! Invece di iniziare la lavorazione dal bordo e poi salire fino a stringere e chiudere, ho iniziato avviando 6 maglie distribuite su tre ferri e aumentando progressivamente. Credo che in questo caso si possa usare il termine top down, ma non vorrei usarlo a sproposito. Per renderlo coordinato al resto del set ho aggiunto un bordino in colore contrastante, usando ancora del filato d'alpaca, lo stesso usato per gli scaldamani.



Bene, ora basta foto mie. Si può vedere il bordo che accenna a paraorecchie, tipo i cappelli peruviani, con i laccetti intrecciati a decorare le alette.


Una volta finito di lavorarlo, l'ho lavato e lasciato asciugare così come lo vedere nella foto sotto, spiattellato in tondo a mò si basco, per dargli una forma più morbida.


Di seguito invece come ho ripreso ancora una volta le maglie con il filato d'alpaca.



Infine (ta-daaaa) il set completo. Poco ci manca che lo usi anche in casa...


Mi è molto piaciuto iniziare il berretto partendo dalla calotta, perchè è molto più facile arrivare alla dimensione giusta, ho ancora molta alpaca in attesa di essere lavorata e una madre alquanto freddolosa.

Riprendendo invece il post precedente, ecco anche le foto della statua rifinita, l'avevo fatto già il giorno dopo ma diciamo che il computer stava patendo un po' il freddo...
Le ho fatto un bel po' di foto e, poichè non riuscivo a scegliere, le ho messe quasi tutte, anche se ce ne sono di simili.


Vabbè, fate finta che lo sfondo sia fiabesco ed evanescente. Molto evanescente.



Mi ricorda un po' la sposa del Sarcofago degli sposi etrusco.







L'ultima è per farvi capire quanto era alta una volta finita. Mi spiace dire che il sole di questi giorni l'ha fatta crollare, ma decisamente il sole è un buon segno. É comunque stato bello ospitare la signora in giardino per un pò.
A presto!

Commenti

  1. sei un'artista, tutto veramente bello, anche se la statua si e' sciolta, ti son rimaste molte foto

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  2. Complimenti la statua è splendida *_*

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  3. Ciao Antonella! Bellissimo il nuovo cappellino, ma la scultura è meravigliosa e..hai ragione, il volto ha qualcosa di etrusco, complimenti per tutto!!
    Un abbraccio e buon fine settimana!
    Carmen

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