L'Isola (felice) che non c'è

Se mi seguite da un po' sapete che abito in uno dei paesi colpiti dal terremoto, probabilmente il più colpito della provincia di Ferrara (nel modenese temo siano messi anche peggio) che ha provocato svariati danni e mesi di disagio. Per maggior chiarezza andate a vedere qui
Nonostante ciò, io so di essere stata fortunata. A pochi metri da casa mia, la settimana scorsa hanno definitivamente abbattuto altri due edifici, gli ultimi di una lista forse non lunghissima ma decisamente dolorosa. La scuola elementare è stata abbattuta alla fine dell'estate e ricostruita in tempi record, sarà attiva dopo il ritorno delle vacanze invernali.
Casa mia ha problemi al tetto, piove ovunque e si spera di poterlo aggiustare. Chi ha perso la casa potrebbe anche risentirsi di quello che sto scrivendo, perchè in fondo io la casa ce l'ho.

Se scrivo è perchè voglio ribadire che nessuno in questa terra credeva possibile che potesse accadere un'avvenimento del genere: "Un terremoto da noi? Noi viviamo in un'isola felice! Qui non capitano terremoti!". Il dubbio che non fosse così sarebbe dovuto venire anche solo dal fatto che l'Italia è ovunque un paese sismico, checchè se ne dica, e solo da qualche anno hanno riclassificato questa come zona a basso rischio sismico, ovvero qualcosa come "accade raramente". Ecco, accade raramente ma accade. Questa volta è capitato a noi, la prossima volta a chi toccherà? Beninteso, non voglio portar rogna a nessuno.

In attesa di poter rendere casa nostra antisismica (per quanto sia possibile farlo in un'abitazione ottentenne), cerco almeno di salvare il salvabile e di non trovarmi di nuovo in una situazione come quella delle 4:04 del 20 maggio. Cioè, scappare da casa mentre i miei stessi oggetti mi impediscono di farlo.

Foto fatte giorni dopo,
dopo aver "riordinato"

Quando mi sono decisa a rimettere piede in camera, mi sono chiesta come ho fatto a scappare. Aperta la porta ho pestato vetri rotti con le scarpe, quella notte a piedi nudi come li ho evitati? E come ho fatto a scavalcare il mobiletto del computer che si era spostato davanti alla porta, i cassetti dell'armadio completamente aperti e usciti dalle loro guide (impossibili da rimettere dentro)? Come ho fatto a non rovinare dolorosamente sui libri, i cd, il manichino messo di traverso sulla mia strada? Qui sopra nelle foto potete vedere come ho "messo in ordine" tirando su da terra ogni cosa e mettendola sul letto o sulla scrivania per poter passare, diversi giorni dopo.


Una parte di libri, fumetti, cd e oggettini vari che abbondavano sulle mensole sono volati a terra. Le mensole libere su un fianco avevano come appoggio il fianco di una libreria, che però si è spostata di vari centimetri. 


Una delle più grandi fesserie che si possa fare è tenere qualcosa di ingombrante e pesante sopra il letto. Io ho due mensole piene di libri che stanno lì da molto prima che ci mettessi sotto il letto, ma comunque ci stanno. I libri non sarebbero un gran male, ma i fermalibri di marmo sì. Ora, forse voi non siete così incoscienti come lo sono stata io, ma non è improbabile che sopra la testiera ci teniate un quadro o una grande foto completa di vetro: bene, o lo togliete o lo fissate al muro con piastrine e viti&tasselli in modo da renderlo a prova di ogni possibile Big One nostrano.



Ci ho messo quasi due mesi prima di tornare a dormire in quella camera, prima ho ovviamente svuotato le mensole sopra la testa; poi ho iniziato a rivedere tutta la struttura della stanza e un bel po' di lavoro è stato fatto. Sono ancora in alto mare, ma il makeover della stanza procede bene. Per ora mi occupo di questa perchè è l'unica in cui non piove attraverso il tetto!

Quindi nei prossimi post assisterete a questo rifacimento o makeover. Avrei potuto mostrarvi direttamente il primo step e basta, senza tutta questa lagnosissima pappardella quivi sopra presentatavi, ma è piuttosto terapeutico per me rompervi le scatole. 


A presto!

Commenti

  1. Ciao, io sono di Ferrara e so bene cos'é successo quella notte perché anche se in casa non ho avuto danni (abito al 4 piano e si è sentito forte), l'azienda dove lavoravo a Bondeno é crollata ed un collega ha perso la vita. Ti sono vicina con tutta la mia comprensione. Fai benissimo a raccontarti nei tuoi post, come dici tu è terapeutico!

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    1. Mi spiace molto per il tuo collega, le aziende crollate le vedo tutti i giorni e purtroppo mi ricordano che questo evento non ha solo smosso qualche tegola o spaventato la gente.
      Continua a sembrarmi sciocco intraprendere un "makeover" in questo momento, ma è *davvero* terapeutico. Così la pianto di sobbalzare ad ogni vibrazione!
      Un abbraccio!

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  2. non è un argomento bello (come potrebbe?) però è utile. per te ma anche per noialtri, francamente io ho una camera alla giapponese e beh, pensarci razionalmente a quanta roba c'è dentro che potrebbe rompermi i coglioni mi inquieta, però è un dato di fatto...

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    1. Cosa intendi per camera alla giapponese, i mobili bassi? Perchè per il resto me le figuro piuttosto minimali XD
      Eheh, nonostante tutto io DEVO tenere tutto o quasi, per riusarlo e riciclarlo, sto solo tentando di fare tutto più ordinato (qualcuno da qualche parte sta morendo dal ridere). Mi sto convertendo alle scatole, e altre cose che magari mostrerò.
      Un abbraccio ^*^

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    2. no, l'altra tipologia, quella stipata di roba ^^

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  3. Ciao Antonella, non ci si pensa ma...hai perfettamente ragione, l'Italia è un paese ad alto rischio sismico..anch'io ho mensole e roba dappertutto...dovrò decidermi ed inventarmi una sistemazione migliore!
    Aspetto di vedere i tuoi lavori..a presto!
    Carmen

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    1. Ciao Carmen!
      Ormai non riesco a guardare una mensola aperta ai lati senza pensare "Alla prima scossa cade tutto!" e non metterò mai più libri e cd in doppia fila!
      Presto arriverà il resto!
      Un abbraccio

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